Jacopo Tintoretto (Jacopo Robusti, Venezia 1519-1594)



Ultima cena
Olio su tela, 228x535 cm
Chiesa di San Polo, Venezia

Il dipinto che si trova ancora nella collocazione per cui era stato eseguito è databile agli inizi dell'ottavo decennio del secolo e costituisce l'ennesima versione di questo soggetto trattata dall'artista. A differenza di quelle precedenti Cristo è raffigurato nell'atto di istituire l'Eucarestia nell'enfatico gesto di porgere il pane spezzato agli apostoli. La composizione si rifà in particolare al dipinto per la chiesa di San Trovaso da cui riprende, variandole, talune invenzioni, come ad esempio la figura di apostolo di spalle che allunga il braccio per porgere il pane al mendicante. Tale gesto sembra legarsi a quello di Cristo nell'anticipare il ruolo degli apostoli quali amministratori del sacramento tra le genti. Come nella redazione precedente oltre ai protagonisti della scena altre figure contribuiscono a calare la vicenda narrata in una dimensione di quotidiana umanità, avvertibile, ad esempio, nel notevole brano dell'apostolo che porge un frutto al bambino vicino a lui.